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PRENDERE POSIZIONE non è più tempo di rimanere nascosti e osservare ma di uscire allo scoperto, il cerchio prima o poi si stringerà e saremo sicuramente in condizioni peggiori. È più facile trovare individui a noi affini ed eventualmente illuminarne altri. Uscire fuori dal super io digitale che scherma le nostre debolezze e mostrare i muscoli come la natura animale e vegetale insegna. Abbiamo la certezza di ricercare la verità con meno influenze, abbiamo la fatica dalla nostra parte, la fatica di remare contro corrente, di pensare e dubitare del nostro pensiero, di occupare ogni secondo della giornata. La fatica ci abitua alla fatica. Non siamo niente come animali uomo in relazione al tempo e allo spazio, dimensioni a noi note. Ma abbiamo la ratio, un dono di inestimabile valore. Mostiamo e usiamo le nostre armi e insegnamo ad usarle a più individui possibile. Banalità che sposterebbero una montagna, cani sciolti pronti a tutto, pronti ad uscire fuori e magari innestare una semplice idea che potrebbe far tremare il castello che ha rammollito il senso critico del vicino di casa o del collega oppure di un casuale vicino seduto alla posta. Siamo pedine nelle mani di qualcuno che ci vorrebbe divisi e distratti, se ci denigrano per una nostra idea evidenziamo la nullità di questa azione ai fini di una crescita di consapevolezza riguardo il nostro essere, il nostro agire, il nostro creare, il nostro evolverci. La giornata passa e domani magari stessa situazione, dopodomani uguale e poi ancora e ancora. E abbiamo passato la vita non sfruttando la possibilità di confrontarci e migliorare. Prendiamo, anzi rubiamo ad istituzioni millenarie quali le massonerie le loro armi e quindi i vantagi che ne traggono. Non viviamo solo per morire. Siamo tanti e siamo pericolosi, per questo il tempo ci viene occupato e non ce ne rendiamo conto, dobbiamo, per loro, arrivare alla morte senza lasciare il segno, ma segnati da una vita indotta e a volte costretta. Non sappiamo dopo la morte cosa ci sarà, quindi di certo c'è solo questa vita. Cederla è come non nascere.